Il doppiaggio italiano di film stranieri è noto per essere il migliore del settore. E’ iniziato alla fine della seconda guerra mondiale, diventando rapidamente una pratica standard. Nel corso degli anni è diventato più che una tradizione; non solo una traduzione, né un’interpretazione, è una vera performance che si abbina alla recitazione delle star di Hollywood. Negli anni settanta e ottanta i doppiatori italiani erano così bravi che il loro lavoro veniva spesso elogiato dal regista del film originale.
L’esempio più famoso è quello di Stanley Kubrick, noto per aver supervisionato ogni singolo aspetto dei suoi film, che ha registrato il suo apprezzamento per la voce italiana per HAL 9000 nel 2001: Odissea nello spazio e quella di Giancarlo Giannini in The Shining. Negli ultimi anni c’è stato un drastico calo della qualità, in parte a causa delle guerre di offerte (aziende emergenti che offrono di fare il lavoro per meno), meno tempo dedicato al lavoro e interferenze nello studio. Ciò si accompagna alle nuove generazioni che si innamorano del doppiaggio, grazie a una migliore conoscenza della lingua inglese e un accesso più semplice alla versione originale grazie a DVD e TV satellitare. Sembrerebbe solo una questione locale, non di conseguenza il talentuoso regista Jordan Ledy, che ha deciso di dare un’occhiata più da vicino al mondo del doppiaggio in Italia con il suo film È meglio in italiano.