E’ stato uno dei più grandi trasformisti scenici di tutti i tempi, il trasformista per eccellenza. Per lui venne coniato il termine fregolismo. Cos’ha a che fare un tale artista con il doppiaggio? Alla fine del 1897 conobbe i fratelli Lumière a Lione, durante il suo spettacolo “Des Cèlestines”. Si innamorò letteralmente del cinematografo, la loro nuova invenzione. Acquistò un proiettore e cominciò a girare cortometraggi che mandava in visione durante i suoi spettacoli. All’epoca i primi film erano privi di sonoro ma Fregoli amava a tal punto quella nuova tecnologia che trovò il mondo di aguzzare l’ingegno per utilizzarla ugualmente. Durante le sequenze proiettate, restava dietro le quinte e in sincronia con le immagini cantava e recitava su se stesso. Ciò avveniva parecchi anni prima che il sonoro venisse aggiunto ai film e per questo Fregoli viene considerato il pioniere, se non addirittura l’inventore del doppiaggio, perché di questo si trattava.
https://vimeo.com/177236777/e8ec18201e
Fonte: “Le voci del tempo perduto” di Gerardo di Cola